Negli ultimi giorni sulla stampa e sui social media si è sentito parlare molto della necessità di offrire, alla ripresa delle attività produttive, adeguate forme di assistenza per i bambini in età scolare (dai 3 ai 12 anni). In questo contesto è stato più volte fatto riferimento alla possibilità di “impiegare” i docenti durante i mesi estivi.
In questo contesto vogliamo chiarire che:
♠ Nessuna attività didattica è possibile al di fuori delle settimane definite dal calendario scolastico; l’assistenza /sorveglianza non è attività didattica e non rientra nel profilo professionale dei docenti, nè può derivarne per essi alcun obbligo contrattuale.
♠ L’attività di assistenza estiva, qualora le condizioni sanitarie lo permetteranno e con il rispetto di tutte le misure di sicurezza, deve essere lasciata alle coopertive sociali ed agli enti e associazioni accreditati che negli ultimi decenni si sono formati e preparati a questo tipo di attività; crediamo non vada fatta nei loro confronti alcuna forma di “concorrenza sleale”.
♠ Se alcuni docenti, consapevoli della grave situazioni di crisi in atto, vorranno svolgere delle attività di volontariato sociale nei mesi estivi, a fianco ad esempio delle succitate associazioni e cooperative, lo potranno fare nel proprio tempo libero, ricordando comunque che le ferie sono normativamente irrinunciabili.